6 punti per scegliere un corpo illuminante (10/01/2019)
Stiamo predisponendo il nostro nuovo set di illuminatori o lo vorremmo rinnovare, o semplicemente stiamo valutando se accrescere l'attrezzatura a nostra disposizione, magari introducendo qualcosa di nuovo e all'avanguardia che ci agevoli il lavoro? Bene... cosa dobbiamo considerare?
Sia che siamo professionisti del settore o amatori, o che solamente stiamo estendendo le nostre competenze ad altre attività, le novità sul mercato sono molte e possiamo aiutarci nella scelta considerando 6 caratteristiche principali:
1 - la tipologia di luce: Ci serve una luce calda o fredda? O magari qualcosa di più evoluto, come un bianco dinamico o un RGBW? Alcuni proiettori emettono solo una luce calda (intorno ai 3200°K), altri solo luce fredda (tipicamente 5600°K), mentre altri ancora, i cosiddetti "tunable" o “bicolor”, sono variabili e permettono di passare dalla calda alla fredda a piacimento. La nostra esigenza potrebbe non fermarsi solo alla luce bianca ma fare un passo più in là, con la necessità di avere un faro che riproduca tutta la gamma completa di colori. In questo caso avremmo bisogno di una RGBW, meglio ancora se con due canali dedicati al bianco freddo e bianco caldo (“RGBWW”), così da poter passare dal bianco caldo al bianco freddo, a tutto il range completo di colori. Se la preoccupazione è di dover per forza trovare un compromesso tra l'avere a disposizione qualunque tipo di luce e la potenza emanata dal faro, niente paura, sul mercato esistono lampade che offrono RGBWW molto potenti, senza compromettere la resa del colore. Si tratta dei fari a LED, che a differenza delle vecchie luci al tungsteno, delle HMI e del neon, offrono il miglior rapporto lumen/assorbimento elettrico, oltre che avere una durata di almeno 30 volte più alta nel tempo.
2 - la potenza: Dobbiamo scegliere la potenza del corpo illuminante valutando il lavoro che svolgiamo. Se siamo chiusi in uno studio avremmo bisogno di meno potenza rispetto a chi è all'aperto e avrà maggiore necessità di contrastare la dispersione luminosa tipica di un set esterno. Consideriamo inoltre che durante la nostra vita professionale difficilmente svolgeremo lavori sempre identici, e una luce più potente sarà sicuramente meno limitante per il nostro lavoro. Anche in questo caso, la potenza della luce LED unita ad un dimmer integrato è la miglior soluzione. Alcuni moderni LED permettono di equiparare l’emissione luminosa di una HMI da 1500W mantenendo comunque dimensioni e pesi molto più ridotti, e senza la necessità di alcun ballast.
3 – il case: dimensioni e peso
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